VELLUTAI ALA
Il baco da seta

Il baco da seta

L’evoluzione dell’arte serica in Ala

La coltivazione del gelso e l’allevamento del baco da seta erano già praticati in epoca medievale ad Ala, paese a vocazione agricola e boschiva. Dall’arte della sericoltura si ottiene il filo di seta che in seguito veniva tinto con pigmenti naturali e avvolto in matasse. Quando nel XV sec. la Repubblica di Venezia estese il suo dominio nei nostri territori introdusse una delle sue eccellenze: l’arte di produrre e colorare la seta.

Un’ulteriore svolta alla produzione serica la diede don Alfonso Bonacquisto, arciprete in Ala, con il supporto di due Maestri tessitori di velluto genovesi e del nobile alense Giambrunone Taddei, nella seconda metà del Seicento fecero evolvere la produzione del filato di seta nella tessitura del velluto di seta molto apprezzato nelle varie corti asburgiche dell’epoca. L’attività proseguì con fortune alterne per un paio di secoli, ad oggi conserviamo  manufatti e tessuti seicenteschi in forma di paramenti sacri e stendardi presso il Museo Parrocchiale.

Il velluto ottenuto intessendo il filato di seta è un tessuto particolarmente pregiato: lucente di riflessi alla vista, setoso e morbido al tatto. Quello prodotto in Ala dalla metà del 1600 era di qualità superiore grazie all’impiego di matasse di seta di prima scelta.


Qui sotto potrete consultare e/o scaricare dei pdf informativi sulla produzione del filo di seta partendo dal baco, sulla lavorazione della seta per trasformarla in un tessuto tramite il telaio (produzione del velluto di seta) e sul telaio e la sua evoluzione nella storia,.

Proponiamo inoltre una una tesi di laurea sull’argomento del sig. Bruno Tessadri di Ala presentata alla commissione dell’Università di Verona presieduta dalla Prof.ssa Alessandra Zamperini. dove potete vedere alche il telaio in esposizione al Palazzo Taddei di Ala.